Il progetto Innovabiozoo, per la parte riguardante la tecnica di stabulazione “Compost barn” (lettiera lavorata), ha previsto la valutazione del benessere animale negli allevamenti delle 2 aziende partner. Per questa attività è stata utilizzata la metodologia IBA messa a punto dal CRPA negli anni 2004-2006 e poi più volte aggiornata.
La valutazione del benessere animale è una tematica sulla quale hanno lavorato e lavorano molti gruppi di ricerca in Europa e nel mondo. L’obiettivo è quello di definire metodi di valutazione oggettivi che tengano in considerazione i diversi aspetti che hanno effetto sul benessere dell’animale, molti dei quali fanno riferimento all’ambiente d’allevamento, ovvero al luogo fisico di vita degli animali.
L’ambiente d’allevamento può essere definito come l’insieme di elementi esterni all’animale che ne condiziona la vita e il comportamento; fra gli aspetti più rilevanti si ricordano il microclima (temperatura, umidità, velocità dell’aria), la concentrazione di gas e polveri, il rumore, la tipologia di stabulazione (singola o collettiva, fissa o libera, all’aperto o al chiuso), lo spazio vitale attribuito ad ogni capo, il tipo di pavimento (pieno, fessurato, con lettiera), la conformazione e la reciproca distribuzione delle superfici d’allevamento, le condizioni igieniche e l’ambiente microbico, il sistema di alimentazione (dimensione e forma delle attrezzature per la somministrazione dell’alimento, collocamento dei punti di alimentazione), il sistema di distribuzione dell’acqua di bevanda.
Questi elementi, com’è ovvio, sono spesso interagenti, rafforzando o limitando potenziali effetti negativi di uno o più di loro, la qual cosa complica in modo rilevante le ricerche finalizzate alla definizione delle relazioni fra ambiente e prestazioni produttive o fra ambiente e benessere degli animali.
I sistemi di valutazione a indice aziendale, fra i quali i noti ANI (Animal Needs Index) austriaci, forniscono un’impostazione generale dell’approccio applicabile alla valutazione del benessere dei bovini da latte in allevamento, affidandosi a parametri tecnici consolidati messi a punto dalla ricerca, dalla sperimentazione e dall’esperienza di allevatori e tecnici, oltreché, ovviamente, dalla legislazione corrente.
I sistemi di valutazione a indice aziendale sono caratterizzati da criteri di base che possono essere così riassunti:
Il sistema IBA (Indice di Benessere dell’Allevamento), per il comparto bovino da carne, prevede l’utilizzo di una scheda di valutazione fisicamente suddivisa nelle seguenti 8 parti:
A seconda dell’organizzazione aziendale, è necessario compilare una scheda A, una scheda B per ogni edificio con animali presente, una o più schede C, D, E, F, G o H per singolo edificio (a seconda del tipo di animale stabulato). All’interno di ogni edificio per ciascuna categoria di animali vengono prese in considerazione le diverse aree funzionali: zona di riposo, zona di alimentazione e zona di esercizio (se presente).
Nel caso della scheda F relativa ai vitelli da 0 a 6 mesi di età vengono prese in considerazione le diverse fasi dell’allevamento.
Per semplificare le operazioni di compilazione tutte le domande che necessitano della risposta del conduttore dell’azienda sono state inserite nella scheda A – Parte generale, mentre le rimanenti schede della check list devono essere compilate soltanto dal rilevatore.
Alla raccolta dei dati in azienda segue l’input dei dati su specifico programma basato sul software Excel di Windows. In tale programma tutti i valori inseriti originano a loro volta calcoli automatici che possono portare alla definizione di altri valori e che portano, infine, all’attribuzione di punteggi per ogni macro-area, fino al punteggio finale che colloca l’allevamento all’interno di una specifica griglia di valutazione.
La scheda A – PARTE GENERALEraccoglie dati relativi ad anagrafica, zona altimetrica, media annuale del numero di capi presenti suddivisi per categoria animale, gestione degli animali,presenza dei registri (per animali, farmaci e/o trattamenti terapeutici effettuati), controllo impianti e registrazione, personale,acqua di bevanda (provenienza e analisi dell’acqua alimentare, pulizia degli abbeveratoi), alimentazione (tipo di distribuzione dell’alimento, pulizia della mangiatoia), sistema di allevamento,elenco edifici per animali, strutture per il parto e l’isolamento, sanità (piani di controllo di mastiti, endoparassiti, ectoparassiti e mosche, ecc…).
Ogni scheda B – EDIFICIO è suddivisa nelle seguenti 4 categorie:1 – Categorie presenti in questo edificio; 2 – Caratteristiche del ricovero (tipo di edificio, dimensioni, tipo di tetto e di copertura);3 – Controllo ambientale (tipo di ventilazione, presenza di fessure di colmo o camini, superficie delle aperture di ventilazione, sistemi vari di regolazione della portata, polveri, odori, correnti d’aria, irraggiamento solare, luce, ecc..);4 – Altri aspetti (livello di pulizia e deterioramento delle superfici interne dell’edificio e delle attrezzature).
Le schede dalla C alla H sono dedicate ai diversi settori dell’allevamento, con riferimento alle categorie vacche in lattazione, vacche asciutte, rimonta, vitelli, tori da riproduzione e bovini da ingrasso.
In ogni scheda vengono valutati gli aspetti generali (numero di capi, tipo di stabulazione, passaggi, porte e corridoi ciechi, ecc..), l’acqua di bevanda, la zona di riposo, la zona di alimentazione, la zona di esercizio e gli aspetti igienico-sanitari e comportamentali (aspetto del pelo e presenza di lesioni, stato di pulizia degli animali, consistenza delle deiezioni, atteggiamento degli animali alla presenza del rilevatore).