Si è conclusa da poco la consultazione pubblica sul benessere animale promossa dalla Commissione Europea che si prepara a una revisione della normativa entro il 2023. Bruxelles propone, tra le varie azioni da mettere in atto, un’etichetta armonizzata a livello europeo, sostegni finanziari agli agricoltori, variazioni della normativa vigente sul trasporto di animali vivi e più controlli sull’esportazione.
Nell’UE vigono standard per il benessere degli animali tra i più avanzati al mondo, che comprendono requisiti generali per la stabulazione, il trasporto e la macellazione degli animali da allevamento, nonché requisiti specifici per talune specie. La politica agricola comune (PAC) offre agli allevatori la possibilità di conoscere meglio gli obblighi giuridici che incombono loro (attraverso la condizionalità, che vincola i pagamenti percepiti al rispetto di requisiti minimi) e li incoraggia, anche attraverso il sostegno finanziario dei PSR, ad adottare standard avanzati.
Il progetto Innovabiozoo accoglie queste opportunità e permette agli allevatori della Valle di essere precursori di pratiche virtuose ed innovative, mettendo in sinergia tutte le componenti del “sistema allevamento”. Saper rispettare le esigenze etologiche e alimentari degli animali, unitamente al rispetto e alla valorizzazione delle caratteristiche del territorio, ma con la possibilità di avere un aiuto da parte della tecnologia per migliorare la gestione, sono gli ingredienti ideali per una buona produzione.
Ricordiamo che, dal canto loro, anche i cittadini dell’UE sono sempre più attenti agli effetti dell’allevamento sul benessere degli animali e alle interconnessioni tra salute pubblica e salute animale.
Produzione ed etica dovrebbero quindi andare sempre di pari passo in ogni tipologia di allevamento, che sia certificato bio o convenzionale, perché non può esserci profitto senza benessere: un animale più è sano, più è produttivo.